Regia di Lawrie Brewster vedi scheda film
Un tentativo da parte del regista, di girare un horror innovativo dal punto di vista stilistico, puntando ad un montaggio ed un taglio visivo che definirei psichedelico- "noir". Il risultato è una insieme di sequenze poco fluide e confuse: non si capisce quali siano frutto di situazioni reali, passate o premonitive. Almeno prima del finale dove questo intreccio assume un significato e la trama viene svelata, ma non abbastanza. Quello che fa più acqua (oltre alla regia noiosa e da emicrania) la fotografia da filmetto porno di serie b è la sceneggiatura. Dialoghi prolissi e privi di senso, da essere urtanti. Specialmente quelli della divinità gufoide, personaggio raffigurato come colto e saggio tanto da elargire verità assolute... che professa invece metafore dal significato vuoto. Saccente,borioso pennuto. Nella prima ora di monotonia, mi sono acceso solo per il desiderio di prenderlo a pugni e testate in faccia ,educative si intende. La trama susciterebbe interesse(paganesimo,misticismo eccetera) ,se non fosse per l' intero sviluppo.
Può piacere in tutta probabilità solo ai radical chic, amanti del cinema contorto,pesante,presuntuoso.
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