Regia di Mark Rydell vedi scheda film
Classico film di buoni sentimenti nel più puro stile di Hollywood. La derivazione teatrale è abbastanza evidente anche se il regista Mark Rydell si è preoccupato di dare un certo spessore all'ambientazione sul lago con riprese abbastanza vivaci. Il film si regge sulle interpretazioni degli attori che rispolverano il loro consumato professionismo: particolarmente veritiere, dunque riuscite, le scene prima di litigio e poi di riappacificazione fra Henry Fonda e la figlia Jane, dietro cui deve esserci molto di personale. La presenza del ragazzino, invece, l'ho trovata all'inizio di un'antipatia insopportabile, poi più accettabile nel contesto della trama e come spalla ai due mostri sacri. L'Oscar ad Henry Fonda per il ruolo del burbero Norman Thayer fu la tardiva consacrazione di un talento troppo a lungo sottovalutato; per Katharine Hepburn fu addirittura il quarto premio, che lei anche stavolta non si degno' di andare a ritirare. Il premio alla sceneggiatura, rispetto a quelli per i due protagonisti, appare più generoso, ma il copione non manca di buone intuizioni nell'analizzare un matrimonio fra due anziani che si riapre alla speranza.
Voto 7/10
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