Regia di Alberto Bevilacqua vedi scheda film
Per quanto Bevilacqua abbia delle pretese stilistiche immani, non è nemmeno cattivo il risultato che riesce ad ottenere. La parte del leone la fa lo sprezzante Manfredi, che irride la forza bruta con quella dello sberleffo; bravi, ma secondari, Wallach e la Melato, peraltro impegnata in qualche sequenza di nudo in cui fa ottima figura. La storia è un po' troppo (forzatamente) contorta, 110 minuti sono tantini per raccontare un adulterio e poco altro. A ridosso della sufficienza.
Un musicista ha una donna ed un gatto. Un fascista prepotente insidia la donna e lui risponde prendendolo in giro, mostrandosi più attaccato al felino; anche quando il violento rivale la sposa, il musicista si dimostra noncurante.
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