Regia di Lambert Hillyer vedi scheda film
Cinque anni dopo il celeberrimo DRACULA interpretato da Bela Lugosi, la Universal Pictures ne realizza un sequel, che come ben specificato nel titolo, ne vede protagonista la figlia Zaleska, naturalmente assente nel primo capitolo. Pellicola che inizia esattamente dove finiva il film diretto da Tod Browning, con Van Helsing arrestato per omicidio, che dovrà provare l'esistenza dei vampiri e dimostrare così la sua innocenza. Subentra così il personaggio di Zaleska, che con la morte del padre, spera di tornare a vivere una vita da comune mortale, facendosi aiutare da uno psichiatra, il dott. Kruger. Nonostante una parte iniziale ricca d'atmosfera, LA FIGLIA DI DRACULA e' un'opera che non sa quale strada prendere. Dopo un incipit quasi parodistico, la pellicola prende sempre più la piega del melodramma, con fastidiosi intermezzi da sophisticated comedy hollywoodiana, rappresentati dai battibecchi tra il dottor Kruger e la sua bella ma irritantissima segretaria. Finale che vede i protagonisti fare viaggi con estrema velocità e naturalezza da Londra alla Transilvania. D'accordo che e' un film degli anni 30', ma parlare di cinema dell'orrore ne passa veramente. Non e' ne brutto ne mal recitato, semplicemente lascia completamente indifferenti a causa della sua incoerenza.
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