Regia di Shane Meadows vedi scheda film
Una realtà messa a nudo, un'amicizia interrotta, padri incapaci, psicopatici. Una commedia nera racconta la desolazione.
Due ragazzini si punzecchiano sulla cima di una collina. Sembrano in sintonia, fuori dalle mura domestiche, lontani da padri inetti o fantasma, da madri disperate. All'infuori della loro piccola relazione, la realtà è un vuoto triste e maleodorante. Il regista Shane Meadows racconta storie vere e dure (un po' alla Ken Loach, i ceti bassi inglesi) con un tocco di inaspettata tenerezza, tra le varie trovate da commedia nera.
Una tristezza penetrante pervade questo film: situazioni e personaggi sembrano essere sigillati in una realtà di eterna agonia, dove la disperazione lascia ormai spazio alla rassegnazione. Tutti sono colpevoli di qualcosa, tutti in cerca di redenzione, ma nessuno sembra sapere come comportarsi. È in questo contesto che il semplice amore di una madre perde tutta la sua retoricità, rivelandosi puro e commovente; è questo contesto che, andando al di là del bene e del male, rivela la natura disperata della realtà. Non possiamo colpevolizzare nessuno per quanto accade, non lo psicopatico, non il padre ritornato, non Romeo... solo uno spettacolo di magia, forse un film, ci concederà una risata insieme alle persone importanti.
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