Regia di Otto Preminger vedi scheda film
Un poliziotto manesco finisce per uccidere accidentalmente un sospettato di omicidio. Per coprire il suo gesto sarà costretto ad affrontare traversie non indifferenti che finiranno per condurlo dove nemmeno lui aveva previsto. Noir dalla struttura solida e dai protagonisti impeccabili. Da vedere.
Noir tragicamente evocativo, i cui chiaroscuri sono perfettamente resi dalla figura del protagonista, sempre in bilico tra il suo lato oscuro e quello buono. Gene Tierney è di una bellezza quasi inumana, il suo personaggio è meno elaborato psicologicamente ma malgrado ciò riesce a trasmettere un certo spessore umano. La storia non è straordinaria, la differenza non la fa il racconto ma il modo in cui viene tratteggiato, percorrendo paesaggi urbani e sub-urbani alla ricerca di una soluzione che passa attraverso l'espiazione del protagonista, oppresso da un senso di colpa e da un passato ingombrante. Otto Preminger è un mostro sacro del cinema e questa pellicola ne è una fulgida dimostrazione. Consigliatissima agli amanti del noir.
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