Regia di Otto Preminger vedi scheda film
"Where the Sidewalk Ends-Sui marciapiedi"
diretto nel 1950 dal Maestro Otto Preminger,
devo dire che è il suo ennesimo Capolavoro.
La storia si svolge a New York e racconta che
il poliziotto Dixon,è spesso richiamato dal
suo superiore per i suoi metodi forti e spietati,
causa accidentalmente la morte di un sospetto
che ha ucciso un ricco texano in una bisca
del gangster Carter,che da sempre gli da la caccia.
Dixon nasconde i segni del suo crimine e
cerca di far ricadere la colpa dell’omicidio
proprio su di lui.
Intanto però si innamora della moglie
della vittima Morgan.
Il Film prodotto dalla Twentieth Century Fox,
è tratto dal Romanzo:"Night Cry" di William L. Stuart
e rappresenta il 16° Lungometraggio del
Maestro Otto Preminger,che costruisce
un Noir da antologia ma sa andare anche
oltre il genere con questo suo lavoro
che ti tiene sulla corda fino alla fine.
Comunque Preminger anche stavolta
si affida per la qualità del prodotto
agli stessi del suo Capolavoro:
"Laura-Vertigine" a partire
dai due favolosi interpreti
Andrews e Tierney,allo sceneggiatore
Ben Hecht,al direttore della fotografia
Joseph La Shelle,che con un bianco e
nero suggestivo e con dei bianco scuri
ispirandosi all'espressionismo tedesco
disegna una New York cupa e il montatore
Louis R. Loeffler,e fa bene perché mette in scena
l'ennesimo Capolavoro.
Come ho scritto il Maestro costruisce un potente Noir,
che va oltre il Noir perché descrive
un lato oscuro dei poliziotti e scava nel suo animo
umano,e ogni mossa che fa è imprevedibile,
soprattutto quando si innamora di Morgan,
e vedi come fa a non venire incolpato
per la morte di suo marito,finché è
proprio l'Ispettore che capisce alcune
sue mosse e però incolpa il padre di Morgan.
Nel Cast figura anche un immenso Karl Malden
nel ruolo dell'Ispettore Homas,che anche
se non è un personaggio principale riesce
a lasciare il segno.
Da segnalare la buona direzione del Cast
dove figurano anche:
Gary Merrill-Bert Freed-Tom Tully-Ruth Donnelly-
Craig Stevens e Oleg Cassini.
In conclusione l'ennesimo Capolavoro
del Maestro che dimostra che sa andare
oltre il genere e di scavare bene nell'animo umano
di un Poliziotto che per un incidente si trova
braccato e vede che si vede incolpato un altro,
con un finale imprevedibile dove l'obbiettivo
suo è di essere diverso dal padre ladro e di
essere un uomo di giustizia,senza pesi sulla
coscienza,insomma colpisce ancora nel segno
e facendo scuola al domani che verrà.
Il mio voto: 8,5.
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