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Sugarland Express

Regia di Steven Spielberg vedi scheda film

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La recensione su Sugarland Express

di maso
8 stelle

Spielberg fa il suo esordio sul grande schermo con un road-movie ad inseguimento amaro e soprattutto derisorio nei confronti della società americana ingenua ed ignorante, capace di creare spettacolo anche davanti a questioni tutt'altro che da tempo libero e come sempre la soluzione di ogni magagna è destinata ad essere una pioggia di piombo.
I protagonisti di questa storia sono i coniugi Poplin interpretati devo dire egregiamente da William Atherton e Goldie Hawn, intenzionati a recuperare il loro bambino affidato ad una famiglia più civile perché il padre è un avanzo di galera e la madre un po sciroccata, dico egregiamente perché i due attori esprimono molto bene l'assoluta ingenuità e disperazione di una coppia senza futuro che si aggrappa ad un sogno diretto a Sugarland la città dove vive il loro piccolo, rubano una macchina a due vecchi coniugi ma il loro viaggio in incognito svanisce nel momento in cui si impossessano di un auto della polizia e sequestrano l'agente che li aveva fermati, un Michael Sacks estremamente umano e misurato che con il suo allarme da inizio all'inseguimento di un numero smisurato di vetture della polizia con annessi cecchini.
Il viaggio unisce i due ragazzi al poliziotto che pur essendo ammanettato e sotto tiro comprende poco a poco come il loro sia solo un gesto di insana disperazione e ribellione nei confronti di una società spietata incapace di mediare.
Gli organi di informazione rendono pubblica la cosa tanto che
la gente comune parteggia per loro più che per i poliziotti che vogliono liquidare la faccia più insana del sogno americano, la scena simbolo del film è quella in cui lo strano terzetto attraversa la città in festa per i loro passaggio e li omaggia di ogni ben di Dio augurandogli la riuscita dell'impresa.
Spielberg attinge da Peckimpah per scelta stilistica: oltre che  affidare il ruolo dello sceriffo ad un attore feticcio del vecchio Sam come Ben Johnson, approccia i suoi attori con tagliente verismo soprattutto nei fitti dialoghi all'interno dell'auto inseguita, vero punto di riferimento per l'intera sceneggiatura ma strizza anche l'occhiolino al Lumet di "Dog's day afternoon" concedendo spazio all'onnipresente furgoncino rosso della televisione che si ciba di notizie senza scrupolo alcuno e non è un caso che sia proprio il capo sceriffo a toglierli dai piedi... piatti, ma c'è un inappropriato ammiccamento all'Altman fracassone di "Nashville", in alcune battute dal sapore comico e soprattutto nel finale in cui troppe auto cozzano gratuitamente stemperando la tensione, rimangono comunque negli occhi alcune scelte nella luce e le inquadrature che fanno intravedere il suo grande talento che emergerà fragoroso nelle opere della maturità.

Su Steven Spielberg

Emerge poco a poco la sua classe e purtroppo a volte anche la sua ironia non da tutti, me compreso, apprezzata

Su Goldie Hawn

Perfettamente a suo agio in questo ruolo che le calza come un guanto

Su Ben Johnson

Ben Johnson con il cappellone da sceriffo è quasi un assioma,
una sicurezza insomma

Su Michael Sacks

Dopo "Mattatoio 5" il suo secondo ed ultimo ruolo importante per il cinema, avrà una piccola parte in "Hanover street" di Hyams e poi scomparirà dalle scene per sempre, nonostante ciò è un attore a cui sono affezionato per questi tre film da me molto amati

Su Willliam Atherton

La sua carriera è costellata da ruoli antipatici, qui è invece in equilibrio fra il disprezzo e la tenerezza, molto bravo anche lui

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