Regia di Mauro Morassi, Dino Risi vedi scheda film
Fu l'ultimo di una filmografia fatta solo di quattro lungometraggi, del regista trentino Mauro Morassi: pare che sia stato Dino Risi, in realtà, a terminare le riprese, e "Il successo" conta comunque su una sceneggiatura a firma Ettore Scola e Ruggero Maccari, cioè, due delle firme più solide e capaci di parte del più valido cinema italiano del dopoguerra. Qui Vittorio Gassman impersona un ambiziosissimo intellettuale e trafficone, che vorrebbe speculare su un terreno in Sardegna, passando il tempo a schiattare d'invidia per le persone che lo circondano, e soprattutto per quel che posseggono: ma la rincorsa al successo personale, spesso, ha controindicazioni amare, come il film suggerisce.... Pressochè dimenticato, nonostante all'epoca della sua uscita sia stato il ventesimo incasso stagionale del '63/64, il film risente forse del girare completamente attorno ad un personaggio fin troppo speculare al Bruno Cortona de "Il sorpasso", portato al successo proprio da Gassman, che qui ritrova, in chiave più malinconica e defilata, il compagno di ventura di quel film, Jean-Louis Trintignant. Però il quadro dipinto è efficace, rammenta quello, similare de "Il boom" con Alberto Sordi disposto a vendere un occhio per farsi una posizione, e diverse battute vanno a segno. Non ha lo spessore per diventare un classico da riscoprire, ma è una commedia al sapor di sale che si fa seguire con divertimento e interesse.
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