Regia di Mauro Morassi, Dino Risi vedi scheda film
Accomunato per il cast al Sorpasso, in realtà il film ha molti più elementi in comune con Il boom, dello stesso anno. Ma non arricchisce il discorso nè dell'uno, nè dell'altro film, presentando un ritratto angosciante ad angosciato del medioborghese italiano di quegli anni. La corsa al successo, puramente materiale e così soggettivo, è il pretesto per raccontare la storia di uno scambio alla pari fra status sociale e dignità. Lo stesso Gassman sembra già più stanco del suo stesso personaggio nel Sorpasso, ed anche del Sordi del Boom (cui, si diceva, assomiglia già maggiormente); meno vivace e più avvilito, vittima anzichè carnefice. Nel complesso è un lavoro apprezzabile, ma alla luce di tutto ciò inutile.
Giulio, 40enne frustrato alla ricerca del successo inteso come benessere economico, va alla ricerca di un prestito che gli permetterà di cambiare vita. Affannosamente lo troverà, peggiorando però la sua inquietudine.
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