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Il successo

Regia di Mauro Morassi, Dino Risi vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il successo

di claudio1959
4 stelle

Il successo film copia incolla per sfruttare il successo de “Il sorpasso”, girato con la mano sinistra, film minore di Vittorio Gassman, che non riesce a salvare il film dal disastro.

scena

Il successo (1963): scena

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Il successo (1963): scena

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Il successo (1963): scena

Siamo nel 1963, gli anni del boom economico per il nostro bel paese, il film racconta la storia di Giulio funzionario in una società immobiliare, ha una moglie bella fedele ed intelligente Laura(Anouk Aimee’), che anni dopo giro’ il capolavoro sentimentale di Claude Lelouch “Un uomo e una donna”, ed un amico vero sincero e leale come Sergio( Jean Louis Trintignant), binomio che tanto successo aveva avuto l’anno prima ne “Il sorpasso, però Giulio non si sente appagato e felice, ha una brama ed una febbre di emergere e di scalare le classi sociali, si sente non realizzato,non appagato , perché è convinto che solo con il denaro si possa raggiungere la felicità e quindi la stabilità economica. Così con intuito fiuta un affare importante e compra ad un buon prezzo un terreno in Sardegna, nella fantastica costa sarda, con l’impegno di pagare la bella cifra di dieci milioni in tre mesi. Per avere i soldi scende a compromessi con la sua dignità, arrivando anche a domandare alla moglie, per raggiungere la cifra totale di chiedere il prestito di un milione di lire ad un suo vecchio spasimante Giancarlo(Riccardo Garrone). Riuscira’ nel suo progetto, ma a caro prezzo, nella scena finale si troverà nella lussuosa villa costruita con i proventi della speculazione edilizia ricco, ma solo, senza la moglie e l’amico. Film non particolarmente riuscito ed ispirato, una riproposizione in copia del mitico “Il sorpasso”’dell’anno prima, ma senza lo stesso stile e senza graffiare, manca la spigliatezza di quel film iconico ed il garbo sopraffino, “Il successo” film dozzinale diretto da un regista non all’altezza Mauro Morassi autore di una regia piatta. A film in corso i produttori affiancarono al regista Dino Risi,come regista non accreditato ed autore di alcune scene. Il povero Mauro Morassi peri’ poi nel 1966 poco più che quarantenne in un incidente stradale, senza lasciare traccia del suo potenziale talento. In ogni caso vale la pena di essere visto, perché sceneggiato da Ettore Scola e Ruggero Maccari, la colonna sonora a cura del maestro Ennio Morricone, il montaggio di Maurizio Lucidi autore nel 1975 del discreto “Due cuori una cappella” con Renato Pozzetto ed Agostino Belli. Per concludere segnalo che il film fu una coproduzione italo- francese.

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