Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
"Sua Eccellenza si fermò a mangiare" o
"Il dottor Tanzarella medico personale del...
fondatore dell'impero" diretto nel
1961 da Mario Mattoli,devo dire che è un piccolo
gioiellino.
La storia si svolge durante il fascismo e racconta
che un ladro si trova ad assistere a una telefonata
di Ernesto che tradisce la moglie che gli ha detto di
essere in compagnia del Dottor Biagio Tanzarella,
e decide di seguirlo.
Il giorno dopo si presenta a casa sua
come il dottore e cerca di entrare
nel giro della famiglia per rubare
qualcosa,ma quando moglie e suocera
scoprono che è medico del duce cominciano
a diventare ospitali,anche per la carriera
di Ernesto.
Ma quando il ladro viene a sapere che nel
banchetto del ministro vengono messe a
tavola delle posate d'oro e allora vuole tentare
il colpo.
Il Film fa parte della nostra amata "Commedia all'Italiana"
dove Mario Mattoli era un grande esponente e dirige
per l'ultima volta uno dei suoi Attori preferiti
che è Totò,qui in grandissima forma,e un mattatore
come Ugo Tognazzi,che con i loro duetti divertono
e funzionano come un orologio.
Il regista con una sceneggiatura ben scritta da
Roberto Gianviti e Vittorio Metz costruiscono
una commedia degli equivoci dove tutto gira
intorno a Totò e al continuo parlare anche
con ministri e politici e con questa scusa
ci sono bordate verso il quello che era
il regime fascista.
Questa cosa è stata sfruttata molto dal
filone ma anche dalla "scollacciata",
infatti a tratti e situazioni alcune
trovate sono state utilizzate anche da
questa,soprattutto quando si trovano
nella casa di sua eccellenza dove
ci sono una specie di scambi di coppia.
Naturalmente Totò e Tognazzi sono autentici
mattatori e da soli prendono tutta la scena
ma diciamo che tutto il Cast è diretto
ottimamente dove spiccano:
Raimondo Vianello (il ministro)-Francesco Mulé
(il commissario)-Pietro De Vico (il cameriere)-
Mario Siletti (Il Conte Tommaso Bernabei)-
e Lauretta Masiero che interpreta la
femme fatale di turno e l'amante di
Ernesto e la falsa moglie del dottore,
e una splendida e giovanissima Virna Lisi
che fa la parte della moglie gelosa di Ernesto.
Ma aggiungo che anche i duetti tra Tognazzi e Vianello
coppia storica di "un due tre" sono da sconpisciare,
soprattutto quando il ministro fa il discorso e fa
confusione.
In conclusione un buon Film dove
in Italia non si fanno più per
la freschezza che ti trasmette
e dove è costruita con un meccanismo
quasi perfetto,ti fa divertire
con situazioni azzeccate e con
la metafora della commedia degli equivoci
critica il regime fascista e i loro imbrogli,
ma che alla fine il perno che è il dottore
neanche lui sa di essere "il dottore del Duce"
fino alla fine che approfitta della cosa
per un finale che non ti aspetti e ti
spiazza a dovere.
Ma di fondo di viene la nostalgia
di queste commedie bianco e nero
che hanno fatto la fortuna del nostro
Cinema Italiano e di una classe
di comici e Attori che non c'è più.
Il mio voto: 7.
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