Regia di Stellan Rye, Hanns Heinz Ewers vedi scheda film
CONTIENE ANTICIPAZIONI - Il cinema era proprio giovane nel 1913... La tecnica infatti è piuttosto semplice, con macchina da presa quasi fissa, campi medi, e mai primi piani. Tuttavia il film ha la sua forza e la sua capacità di suggestione. La sorte di quel povero studente, che commette la follia di fare un patto col demonio, coinvolge anche lo spettatore. Sulle prime il giovane pensa di aver fatto comunque un affare, dal momento che l'esser stato privato della sua immagine allo specchio non gli sembra poi una tragedia. Ma questa diventa un suo doppio, che il demonio userà per mandare allo sfascio tutta la sua vita, a cominciare da quella sentimentale. Le scene dove il suo alter ego spaventa e fa fuggire la sua innamorata sono abbastanza angoscianti.
Temi comuni, ma mai esauriti, sono il fatto che il demonio gli si presenti in un momento di bisogno, che lo abbagli con un po' di ricchezza materiale, e che il contratto che lo induce a firmare contenga un tremendo inganno.
Pensavo di averlo già visto diversi anni fa, ma poi ho capito che avevo visto il rifacimento che il film ebbe nel 1926.
Adesso ho potuto guardarmi la versione restaurata uscita proprio nel 2013. Siccome il film originale è andato perduto, e circolavano solo copie smozzicate, si è proceduto ad una ricostruzione dell'originale a partire da queste copie e da appunti dell'epoca. L'odissea del film forse spiega anche il fatto che ci sono pochissime didascalie, delle quali a volte si sente la mancanza.
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