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Hour of the Wolf: The Search for Sanity

Regia di Greg Carson vedi scheda film

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La recensione su Hour of the Wolf: The Search for Sanity

di mm40
6 stelle
Documentario su L'ora del lupo, film del 1968 diretto da Ingmar Bergman. Interviste allo stesso regista, in materiale d'archivio, e a due dei protagonisti (Liv Ullmann ed Erland Josephson), girate nel 2004, aiutano a ripercorrere la gestazione dell'opera, le sue riprese e a capire qualcosa di più sul suo significato profondo.
 

Su Ingmar Bergman e sulla sua quantitativamente e qualitativamente immensa opera è stato detto, scritto e girato di tutto; ventisei minuti di documentario su L'ora del lupo (1968) non aggiungeranno certo granchè a quanto già si sa sul Maestro svedese e sul suo modo di osservare e descrivere il mondo, ma questo The search for sanity è in ogni caso un interessante 'ripassino' su una delle sue pellicole più inquietanti. A integrare un paio di interviste allo stesso Bergman precedentemente realizzate, vengono qui inclusi i colloqui girati ad hoc nel 2004 con Liv Ullmann ed Erland Josephson, due dei protagonisti del film; le parole del regista, schivo in maniera proverbiale e criptico ed evasivo quelle rare volte che veniva portato a forza sotto i riflettori, vengono così affiancate da quelle delle coppia di interpreti, più abituati alla macchina da presa e quindi più sciolti e disponibili nel raccontare aneddoti e impressioni sul set. La Ullmann esordisce spiegando come il soggetto iniziale, dal titolo I cannibali, fosse diventato poi L'ora del lupo anche a causa della gravidanza che lei, donna del regista e a parere di quest'ultimo insostituibile protagonista del film, stava portando avanti; da particolari certo non minimali come questo si possono intuire la tenacia e la disperazione che guidavano l'arte bergmaniana. Altrettanto interessante è la dichiarazione conclusiva del regista, messo alle strette su questioni essenziali del suo cinema come l'esistenza di un dio e la forza creativa: ma a questo punto tanto vale andare a recuperarsi il filmato, la cui visione è oltrettutto incentivata dalla breve durata (naturalmente, la pecca principale del documentario). 6/10.

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