Regia di Enrico Bernard vedi scheda film
Un'ora di 'sogni bagnati' in compagnia della modella Silvia Rocca, impegnata a più riprese in spogliarelli e scenette sexy di vario tipo.
Oniris vorrebbe essere un mediometraggio erotico con una protagonista celebre e dalla onorevole derivazione letteraria: i titoli di testa infatti millantano addirittura una presunta parentela, per quanto limitata al concetto di 'liberamente ispirato da', con il racconto La sposa di Arthur Schnitzler (lo stesso autore da cui Kubrick ricavava Eyes wide shut, tanto per capirci). E invece in realtà le cose sono molto più terra terra: la produzione è ad opera dello stesso regista, figlio dello scrittore Carlo Bernari, nonchè cineasta qui di modeste competenze; la prima (e pressochè unica) attrice è la sorella meno famosa, e parimenti meno dotata come attrice, di Stefania Rocca; il testo di presupposta partenza non sembra rispettato in alcun modo: il film è infatti un lungo susseguirsi di sequenze più o meno morbose, prive di nesso logico fra loro, con la Rocca impegnata di volta in volta a denudarsi in vari modi e varie stanze di un appartamento newyorchese. Che siamo nella Grande Mela, oltrettutto, si deduce solamente dai fegatelli inseriti a casaccio all'inizio del lavoro; in scena compaiono altre due ragazze (Elena Presti e tale Uma, non meglio denominata neppure nei titoli) e qua e là si vagheggia all'amore saffico: ma nulla di più. L'unica cosa effettivamente da salvare di Oniris è, per i cultori di Silvia Rocca e del nudo in generale, la buona quantità di scene in costume adamitico che coinvolgono la protagonista, nonchè la assolutamente valida qualità dei suddetti nudi della stessa. 1,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta