Regia di Richard Brooks vedi scheda film
Un buon western movimentato, tra i migliori degli anni '70. E' sostenuto da un degno gruppo di attori, su tutti Gene Hackman e James Coburn, ed è impreziosito dal gran numero di panorami e scenari di natura incontaminata che ne fanno da sfondo per tutto la durata. Come per “I professionisti” c'è il discorso del gruppo, della solidarietà, dell'amicizia, e dei caratteri diversi a confronto. Non c'è però qui il discorso politico. Ciascuno dei partecipanti alla corsa è un tipo diverso in tutto dagli altri, eccetto forse la coppia di amici. Farei notare in particolare il ragazzo, che da arrogante, sbruffone ed egoista, tramite prove e umiliazioni, diventa un uomo degno di questo nome, che rispetta gli altri e ha il senso dell'onestà e dell'altruismo. Oltre che il tema dell'amicizia e della solidarietà nella prova, che percorre tutto il film, io vi ho visto un discorso piuttosto insistito sul rispetto degli animali, che vengono quasi equiparati in dignità agli uomini. Secondo me qui si ravvisano alcuni eccessi che oggi si notano nei gruppi animalisti: perché, ad es. seppellire e bruciare la carcassa del cavallo, e non lasciare che se la mangino gli avvoltoi? In un altra scena un avvoltoio si divora un cadavere e nessuno lo scaccia.... Trovo poi fuori luogo fare della sfruttatrice di prostitute una donna buona e simpaticona.
A parte queste perplessità, è un film avvincente e ben condotto con i suoi molti personaggi. Su tutto restano impresse alcune scene memorabili, come i cavalli che corrono a rallentatore, e l'atmosfera particolare del riposo notturno col sottofondo di una dolce musica di chitarra. Le scene del messicano con la bocca gonfia che si mette il bossolo sulla gengiva fanno sentire un certo fastidio ai denti....
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