Regia di Kim Sung-Hoon vedi scheda film
CANNES 2014 - QUINZAINE
Quando scendono in campo i sudcoreani non c'e' che da levarsi il cappello ed ammetterne la superiorità: A HARD DAY, di Kim Sung-Hoon è un gran noir tutto tensione, ironia e sberleffo del film di genere: una corsa a perdifiato nei meandri di un intrigo ordito ai danni di un poliziotto che investe incautamente un passante nel momento in cui deve raggiungere in tutta fretta l'obitorio per prendere parte al funerale dell'anziana madre.
L'uomo si carica il cadavere in auto e, dopo un rocambolesco piano tattico che ci rende partecipi, anzi complici di un piano ingegnosissimo di occultamento di cadavere che ci incolla allo schermo, lo nasconde nella bara assieme alla povera madre. Ma questo è solo l'inizio di un incubo labirintico in cui le colpe apparenti sono nulla in confronto al marcio che si trova addentro al corpo di polizia: e il nostro pur scaltro protagonista diventa la pedina di un gioco sadico che lo vedrà contrapposto ad un corpulento e violento collega e superiore, implicato in un riciclaggio di stupefacenti a cui non vuole e non può rinunciare.
A Hard Day (2014): Lee Sun-Kyun
Grandi atmosfere, cieli lividi e minacciosi come il pericolo che incombe sul poliziotto e sulla sua famiglia indifesa, due o tre finali esagerati ed adrenalinici che non infastidiscono grazie alla abbondante ironia che il regista lascia trapelare con astuzia, assieme ad una grande capacità di orchestrare le numerose scene d'azione e di lotta furente. Un film che aiuta a risvegliare la belva assopita che vive in ognuno di noi, magari per troppo tempo tenuta dentro, come accade al nostro dapprima misurato e compassato protagonista, promosso a pieni voti sul campo come sfacciato e micidiale vendicatore senza pietà, paladino dei propri diritti e libertà messe allo sbaraglio dalla prepotenza del mondo circostante.
A Hard Day (2014): Cho Jin-Woong, Lee Sun-Kyun
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