Regia di Stéphane Lafleur vedi scheda film
CANNES 2014 - QUINZAINE DES REALISATEURS
"TU DORS NICOLE" è un filmino: piccolo, arguto, buffo e molto surreale certo, con un bianco e nero che ne accentua le soppesate mire autoriali; ma è pure e pur sempre una gradevole opera prima, come sospesa in una bolla di sapone che tutto racchiude ed ovatta lungo il corso di una tranquilla e calda estate. Nicole è sola nella bella casa dei genitori, in quel momento vacanza. Decide di invitare nella villa di famiglia la ragazza che frequenta, Veronique, per trascorrere con lei intensi momenti di relax e complice intimità per chiarire gli sviluppi di una relazione non ancora molto messa a fuoco. Peccato che proprio in quel frangente si presenti in casa il fratello di Nicole con la sua ingombrante, rumorosa band di musicisti, con il proposito né pianificato né tantomeno condiviso, ma imposto sul momento con disarmante involontaria arroganza nei confronti della sorella, di fermarsi qualche giorno per esercitarsi indisturbati per un concerto imminente. I piani della laconica Nicole, che soffre di insonnia e vaga tra il giardino e la casa come un automa, mutano completamente.
E quando le attenzioni di un affascinante amico musicista del fratello sembrano rivolte verso di lei tanto da farle in parte rimettere in discussione scelte e identità sessuali ormai credute come definite, il sonno a lungo rimandato impedirà a Nicole di evitare di perdere entrambi gli epicentri della propria attrazione sessuale; ma non di reagire con una inaspettata irruenza a lei fino ad ora poco consona o difficilmente preventivabile, come reazione d’impulso a quel devastante tradimento.
Piccolo, piccolissimo film dicevamo, curioso più che bello, laconico e poetico, sospeso e riflessivo, opera d’esordio che mette in risalto il debuttante Stephan Lafleur, di cui è probabile che sentiremo parlare negli anni avvenire.
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