Regia di Jean-Charles Hue vedi scheda film
Una potente storia, lirica e crepuscolare, sul valore dell'amicizia, sul tradimento e sulla inviolabilità delle complicità familiari, che sembra voler rendere omaggio al grande cinema di Melville.
Già passato da Cannes nella "Quinzaine des réalisateur" e adesso vincitore del primo premio al "Torino film Festival" appena conclusosi, il film racconta l'iniziazione drammatica di due adolescenti alla vita criminale e alle sue ferree regole che non ammettono sgarri o defezioni.
Un piccolo grande noir etnico senza morale e senza redenzione dallo stile duro e molto violento e dove lo speciale sguardo che il registra riserva alla fisicità dei corpi, è uno dei pregi fondamentali e anche originali della pellicola.
Ottima la resa degli interpreti e suggestiva l'ambientazione.
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