Regia di Fabrice Du Welz vedi scheda film
Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male.
(Friedrich Nietzsche)
Fin da subito si intuisce quali saranno le figure attorno alle quali ruoterà il terzo lungometraggio del regista belga: Eros & Thanatos. Nell'incipit, la protagonista femminile lava un cadavere (Thanatos) nell'obitorio nel mentre che la mdp indugia sull'intero corpo della vittima, compreso il pene (Eros), per il quale Gloria risulta ipnotizzata.
Ossessivo e visionario, Alléluia è un film sospeso tra grandrieuxiane eruzioni formali e lynchiane inquadrature epidermiche, mantenendo comunque un'impronta filmica assolutamente originale. La pellicola più intima e matura di Fabrice Du Welz.
Un'opera calda, seducente e virale. Un film d'amore, insomma, in cui esso è rappresentato nel suo senso più puro, incorrotto, primitivo, infantile.
Alléluia, quindi, risulta essere una trasversale ode al sopracitato sentimento, raccontata attraverso immagini violente, pulsanti, infuocate. Ma anche un atto d'amore nei confronti della settima arte, che trova il suo consacramento in quel finale dal sapore così metacinematografico.
Only (Holy) Lovers Left Alive.
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P.S.: non era mia intenzione scrivere sul film; ma ho notato che non sono presenti recensioni che lo "innalzano" a ciò che, a mio avviso, è realmente: un lungometraggio splendido. Ecco che, di conseguenza, ho deciso di buttare giù qualche riga per quanto riguarda la pellicola in questione.
Per me, sono 4 stelle piene (8+).
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