Regia di Fabrice Du Welz vedi scheda film
Anche questa pellicola passata da Cannes (Quinzaine des réalisateurs) si fregia della scritta "ispirata a una storia vera" (ma i soggetti originali ben sceneggiati che fine hanno fatto?).
Rispetto ad altri risultati, per fortuna questa è tutt'altro che un disastro (ma poteva andare anche molto meglio in altre mani).
Il soggetto è intrigante soprattutto per come riesce a penetrare dentro le pulsioni omicide abbastanza aberranti della (consueta) coppia di protagonisti e a mettere in luce il gioco crudele dell'annientamento dell'io.
I crimini della coppia, lo scontro serrato delle due forti personalità in fuga, sono al centro dell'azione.
Il tono, è quello di una commedia sinistra, nera, spietata e sanguinaria.
Le variazioni invece trattano (con un pizzico di follia) dell'amore assoluto che disgrega ogni certezza e fiducia reciproca.
Da vedere insomma (ma con qualche riserva).
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