Regia di David Robert Mitchell vedi scheda film
Un omaggio ai b-movie anni '80, con citazioni ad Halloween e La cosa in bella evidenza.
Sovrastimato lavoro che guarda all'adolescenza e cerca di trattare (in maniera noiosa e ripetitiva) il tema del passaggio puberale e delle paure odierne circa il contagio da malattie sessualmente trasmissibili. Purtroppo David Robert Mitchell non affronta mai apertamente il genere nel quale è collocato It follows (ovverosia l'horror) e si perde in cervellotiche nonché fini a se stesse citazioni dal passato (l'ordinata cittadina che richiama Haddonfield, citando quindi il Carpenter di Halloween non solo per la composizione della colonna sonora) spesso fuori luogo (la macchina che arriva pari pari da Scooby-Doo, sic!). Le presenze che dovrebbero inquietare, assumendo di volta in volta aspetti (umani) diversi, non smuovono un minimo di tensione e la paura resta confinata a quei pochi momenti da classico "salto sulla sedia", generati cioè dall'uso accorto degli effetti sonori. Peccato, perché la regia non è scadente e nemmeno le interpretazioni...
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