Regia di Robert Bierman vedi scheda film
La Manhattan degli Anni '80, infestata dagli yuppie, è la vera Transilvania del ventesimo secolo. In un clima spettrale, lo schizzatissimo manager di una casa editrice passa le sue giornate dividendosi tra un lavoro frustrante e la ricerca di nuove conquiste femminili. È convinto di essere un uomo di successo, ma in realtà è uno schiavo della solitudine. Lo stress che cova esplode quando comincia a credere di essere contagiato da una vampira. Il vampirismo si manifesta in lui sotto forma di irresistibile impulso a tormentare sadicamente la povera e indifesa segretaria… ma le cose vanno poco a poco precipitando.
Per certi versi è una commedia, perché il modo in cui è descritto il delirio del povero manager è esilarante (Nicolas Cage è fantastico: credo che anche chi non lo sopporta - e sono in tanti - in questo caso sarà d'accordo). Per altri versi però è un film fortemente drammatico: la discesa nella follia del povero protagonista è assolutamente reale e tragica. E infine anche davvero un film horror, perché l'ambientazione goticheggiante, gli stilemi, i vezzi, sono quelli degli horror classici. Il risultato è straordinariamente originale e postmoderno, e la descrizione di un certo modo di vivere moderno è molto acuta. Un gran bel film, originalissimo nel descrivere l'alienazione metropolitana.
La discesa nel baratro di un manager di successo aspirante vampiro, descritta con pietà e allucinata ironia al tempo stesso. Riuscitissimo anche il finale.
Bravissimo ad insinuarsi nelle pieghe tra horror, comico e tragedia.
In questo film è strepitoso. Molti lo considerano un attore antipatico, ma bisogna riconoscere che il suo modo di rappresentare personaggi allucinati è irresistibile. E quando vuole è anche volenteroso: qui per dovere di scena arriva a magiare un grosso insetto vivo davanti alla macchina da presa. (Con un piccione invece non ce la fa, e la scena deve essere risolta con un taglio di montaggio...).
metropolitano
metropolitano
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta