Regia di Norman Jewison vedi scheda film
Buona commedia di stampo marcatamente "etnico", una romantic comedy che per certi versi sembra una favola, dunque non sempre verosimile, che però a causa di questo e altri limiti non può davvero rientrare nel novero dei classici del genere del cinema americano. Il copione di John Patrick Shanley vinse uno dei tre Oscar assegnati alla pellicola, ma sembra soprattutto un aggiornamento di vecchi stereotipi sugli italo-americani, assemblati con perizia, dialoghi spesso azzeccati e un buon ritmo; il finale pecca di buonismo ed è davvero troppo "da film" soprattutto per quanto riguarda il comportamento di Danny Aiello, ma per il resto vi sono trovate spassose e un intreccio colorito e vivace. Secondo me, quello che avrebbe potuto segnare la differenza era la regia, che qui è affidata ad un artigiano corretto ma non geniale come Norman Jewison, che si limita a dirigere bene il cast ma non aggiunge uno stile personale, non riesce a far lievitare la materia e a darle una forma cinematografica ben definita... gli attori sono comunque guidati con sicurezza, in particolare la protagonista Cher che è davvero a suo agio sul registro brillante e fornisce una convincente caratterizzazione per la sua Loretta; molto buone anche le prove di Olimpia Dukakis e Vincent Gardenia, mentre Nicholas Cage ci prova, ma il suo personaggio è meno coerente nella scrittura e la sua recitazione ancora acerba rispetto ad altre performance successive. All'epoca un grande successo, che non stupisce perché il film ha tutti gli ingredienti al posto giusto per sedurre il pubblico mainstream che si diverte a vedere gli italiani sempre fissati col malocchio e sempre ciarlieri e sanguigni nel carattere; ripeto è un intrattenimento gradevole ma pretendere che sia pure un film artistico mi sembra un po' troppo. Cher meritò l'Oscar? Non saprei se le sue colleghe fossero più brave, ma la cantante qui aveva già perfezionato una recitazione estroversa e calcolata al millimetro che strappa l'applauso, dunque la statuetta ci può stare.
Voto 7/10
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