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A Girl at My Door

Regia di July Jung vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su A Girl at My Door

di alan smithee
10 stelle

locandina

A Girl at My Door (2014): locandina

 

FESTIVAL DI CANNES 2014 – UN CERTAIN REGARD

 

Raramente assistiamo ad esordi così illuminanti, perfetti, dirompenti ed appassionanti.

Il fatto che succeda con un film coreano mi risulta un caso piuttosto coerente, per non dire scontato che sarebbe esagerato ed improprio, per una cinematografia che non perde colpi da anni e non smette di sorprendere. La circostanza che si tratti dell'opera prima di una donna, July Jung, mi rallegra ancora di più.

Kim Sae-Ron

A Girl at My Door (2014): Kim Sae-Ron

Doona Bae (o Duna Bae o Do-ona Bae, è sempre lei, massima diva coreana dagli occhioni liquidi e tristi che ha esordito con Park Chang wook in Mr Vendetta, e che abbiamo ammirato pure in The Host di Bong Joon hoo, ed ha lavorato pure ad Hollywood coi Wachowski in Cloud Atlas e nel prossimo Jupiter, ma che più di tutto ha stupito nello straodinario, poetico e stravagamte Air Doll di Hirokazu Koreeda), è una poliziotta che, per un motivo che subito non ci viene riferito, ma capiamo trattarsi come motivato da responsabilità lavorative o comportamentali, viene trasferita a dirigere un commissariato in una remota località marina ove sorge un piccolo villaggio di pescatori e commercianti: gente semplice ed un po' rissosa, ma in genere non molto pericolosa.

Quando la donna si imbatte, proprio nei pressi della sua abitazione, nelle urla disperate di una ragazzina che viene selvaggiamente picchiata da un adulto, la poliziotta scopre che la piccola è la vittima indifesa dell'arrogante patrigno della ragazza, che, spesso ubriaco, la umilia e picchia senza particolare motivo e comunque con deprecabile consuetudine.

locandina

A Girl at My Door (2014): locandina

Come se non bastasse la vecchia e acida madre del patrigno, sempre alla guida di uno scassato triciclo a motore con rimorchio utilizzato per vendere il pesce, non perde occasione per umiliare la ragazzina, presa di mira anche a scuola dalla cattiveria crudele dei compagni di scuola.

Offrendole una volta rifugio nella propria abitazione, la poliziotta scopre sul corpo della bambina i segni devastanti di violenze ripetute e minaccia più volte di arrestare padre e nonna, che invece continuano imperterriti ad umiliarla e soggiogarla.

Ma poco dopo veniamo anche a scoprire, lungo il concitato racconto, che la ragazzina nasconde un segreto piuttosto pesante e che non è poi così innocente e ingenua come appare.

Song Sae-Byeok

A Girl at My Door (2014): Song Sae-Byeok

Senza contare che aspetti e particolari sempre più ingombranti e tenuti nascosti di fronte ad una società retrograda ed incapace di non giudicare sommariamente e senza riflettere, emergono in capo alla protagonista, in capo alla quale cominciamo a capire le ragioni di quello scomodo ed ingrato trasferimento. Inoltre una notte la nonna viene trovata cadavere in fondo ad una scogliera in cui è precipitata col suo vecchio ciclomotore, e la vicenda comincia a tingersi di un giallo cupo e fosco.

Kim Sae-Ron

A Girl at My Door (2014): Kim Sae-Ron

La stessa vita e onorabilità della poliziotta sembreranno completamente compromesse, non fosse che questa volta la ragazzina, resasi conto delle circostanze, di ciò che la legge ha intuito ed erroneamente dedotto da certi comportamenti della poliziotta nei suoi confronti, e di quanto bene la tutrice della legge fece per lei, saprà scagionare dall'infamia la sua vera, unica amica e tutrice.

Bae Doo-Na

A Girl at My Door (2014): Bae Doo-Na

Una storia che si dipana come un mistery, che attanaglia il cuore e la mente per la stupidità umana sempre pronta a giudicare armata di preconcetti e pregiudizi vergognosi, il film della Jung ha svolte gialle che aiutano a sostenere una vicenda che ti incolla allo schermo ed è impossibile non seguire con concitata attenzione fino ad una finale teso che tuttavia è in grado di fornire la giusta ricompensa allo stato d'animo turbato del fortunato spettatore che ha avuto modo di goderselo, tribolando e soffrendo per la incorreggibile, universale cattiveria ed ignoranza della specie umana, dall'inizio alla fine. Inoltre il film ha la capacità e l'acutezza di non separare mai nettamente il bene dal male: ogni comportamento racchiude atti di bontà e atti istintivi che nascono dalle personali attitudini e caratterialità: la legge a volte non può giudicare o pretendere di discernere il bene dal male: il film lo dimostra pienamente e questa sua riuscita è la vera ragione che fa divenire eccezionale questo illuminante esordio registico.

July Jung

A Girl at My Door (2014): July Jung

 

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