Regia di Nima Nourizadeh vedi scheda film
Mi accomodo sul divano, accendo la tv e mi sintonizzo sul canale giusto. E mi preparo a gustarmi un film vivace e scoppiettante, pieno di scene d’azione e deflagrazioni pirotecniche, ma anche spensieratezza e divertimento.
Un film che distrae piacevolmente e sfiata stress e pensieri molesti, per 90 minuti…
No, un attimo; rewind.
Questo è il film che avrebbe dovuto essere.
American Ultra, purtroppo, è un’altra cosa.
Un film pieno zeppo di violenza nuda e cruda, dissennata, truculenta e… senza senso (mentre in film come Kill Bill vol. 1 – che, da questo punto di vista, è il capostipite – la violenza era elevata espressione estetica che si incastrava alla perfezione nell’economia di un dramma con solide fondamenta). Dove la serietà della brutalità dell’omicidio lascia quasi sgomenti (quando l’arma dell’ironia avrebbe potuto attenuarne l’impatto se non anche ribaltarne il significato).
E dove l’umorismo che professa il protagonista (con o senza “roba” al seguito) è quanto più involontario (ok, ma soprattutto scarno) ci possa essere (poche le scene che estorcono un sorriso, ma ci sono, lo ammetto).
Per la serie, niente funghetti (e relativo sballo), ma (in compenso) tentazione da funghi atomici (o quasi).
Un film, dunque, la cui trama ripiega praticamente in esclusiva in una efferatissima lotta senza quartiere e senza esclusione di colpi (in scena in una sperduta località nel bel mezzo del nulla delle East Coast), senza che nulla possa minimamente smuovere il chiodo fisso che ben presto si pianta dritto nella mente del (sottoscritto) spettatore: “ma perché diavolo ho scelto di vedere questo film??”.
Il duo di protagonisti ha costituito un indubbio specchietto per le allodole, certo, ma non è con qualche (più o meno buffo) tentativo di incursione sentimentale (complessivamente - salvo taluni sparuti guizzi più profondi - di marca teenager) che si poteva pensare di compensare il distacco dalle ben diverse aspettative.
Nè se poi, ancora nel 2015 (dopo quello che si è visto in passato, di tutt’altro livello), si prova a giocare la carta del lavaggio del cervello e/o dell’innesto di memoria artificiale (per fini, in questo caso, militari) si può davvero sperare di ricevere un extra bonus (o quantomeno di salvarsi in corner).
Insuccesso di pubblico che si spiega molto bene.
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