Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Assonanze somiglianze e intrecci con l'Argento primo periodo e comune matrice baviana. Doppi/tripli finali e deviazioni narrative a ripetizione per una sceneggiatura un po' arzigogolata ma stuzzicante. Tutte le presenze femminili prima o poi si spogliano e vengono uccise dal serial killer di turno, vero o presunto tale. Sequenze vincenti: la delirante e preversa scena della bottiglia rotta, l'inseguimento tra il parcheggio sotterraneo e l'ascensore, il parco pubblico, verde, labirintico, scosso dal vento e con una lama nell'ombra pronta a colpire. Eros e Thanatos a braccetto e la Fenech che, oltre all'indubbio fascino, ci mette un mestiere più credibile di gran parte del presente cinematografico italiano.
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