Regia di Sergio Martino vedi scheda film
A leggere il titolo sembra uno di quei gialli pseudo erotici neanche tanto attraenti che andavano per la maggiore agli inizi degli anni 70.Oggi molti di quei titoli sono anche oggetto di rivalutazione critica.E mai come in questa occasione il titolo inganna.Qui siamo più dalle parti del primo Dario Argento(che in Quattro mosche di velluto grigio citerà questo film abbastanza esplicitamente) con una regia magari non così virtuosistica come quella del buon Dario ma di assoluto rilievo.Del resto Sergio Martino è uno di quei vecchi artigiani del cinema capaci di fare tutto e con un elevato tasso professionale.La signora Wardh è una procace signora(la Fenech qui è parecchio bella)che tradisce senza problemi il ricco marito e dal passato vede ripiombare un vecchio amante maniaco che cerca di ricattarla per via di cerchi giochetti erotici di cui erano protagonisti.Un marito e due amanti:una bella media non c'è dubbio.Intanto attorno a lei le belle donne vengono uccise a frotte da un serial killer.A parte qualche sequenza morbosetta sulle grazie indubbie della Edvige il film stupisce per la regia brillante che crea un atmosfera maligna in cui si muovono i personaggi del resto tutti dotati del loro bel bagaglio di ambiguità.Nessuno è quello che sembra.Bellissimo il finale con continui ribaltamenti e sorprese a grappoli che fanno girare letteralmente la testa.Un film seminale,citato da molti altri titoli(oggi soggetti a rivalutazione critica,su cui non si può essere sempre d'accordo) a venire da parte di Sergio e Luciano Martino che grazie a questo avevano trovato la gallina dalle uova d'oro....
buonissima la regia
procace come al solito
fa sempre la sua figura
insomma
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