Regia di Marcel Carné vedi scheda film
Forte di una sceneggiatura decisamente briosa e di splendidi dialoghi d’autore (Jacques Prévert), questa divertente commedia s’iscrive in un filone molto sfruttato dalla cinematografia americana, inglese e francese dell’epoca: il giallo burlesco. L’azione si svolge in Gran Bretagna. Archibald Soper, vescovo anglicano di Bedford, amante della buona tavola e incline al libertinaggio, conduce una quasi personale crociata contro la dissoluta letteratura francese, che sta invadendo la moralissima isola di Sua Maestà. Suo nemico giurato è il misterioso scrittore Félix Chapel, autore di opere altamente immorali e che nessuno ha mai visto di persona. Costui si nasconde sotto l’identità di Irwin Molyneux, cugino dello stesso vescovo. L’impianto è questo. La trama si snoda agilmente attraverso malintesi e piccoli colpi di scena. Un cast stellare per l’epoca (Michel Simon, Louis Jouvet, Jean-Louis Barrault, Jean-Pierre Aumont, senza tralasciare la classica diva di scena, Françoise Rosay) assicura una recitazione di altissimo livello, forse molto teatrale, ma capace di autentici virtuosismi interpretativi. Alcune battute entrarono a far parte del linguaggio popolare di quegli anni. “Bizarre? J’ai dit bizarre? C’est Bizarre!”. L’ho sentita dai miei genitori quando ero bambino...
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