Regia di Giulio Questi vedi scheda film
L’uomo della sabbia è un mostro di cui la madre del piccolo Natanhael evoca l’arrivo quando i bambini non fanno i bravi. Lo spavento del ragazzino è tale da identificare in un avvocato, amico di famiglia, la reale figura dell’uomo della sabbia. Cresciuto, Natanhael si ritrova di fronte a un uomo che ha tutte le sembianze di quell’avvocato, ma ha un’altra identità.
Nel 1981 la Rai mise in cantiere una serie di sei film diretti da altrettanti registi e accomunati dalla medesima atmosfera horror; il titolo di tale serie era d’altronde eloquente: I giochi del diavolo. Ogni episodio prendeva inoltre spunto da un racconto più o meno celebre; nel caso de L’uomo della sabbia si parla dell’omonimo testo ottocentesco di E. T. A. Diamond, trasformato in sceneggiatura da Mauro Marchesini e Giulio Questi. Proprio quest’ultimo sta dietro la macchina da presa e svolge il suo incarico con le competenze che gli vengono generalmente riconosciute, nonostante lavori su commissione. I mezzi sono comunque validi e il risultato è sufficientemente snello nella narrazione, ma forse non dotato di particolare tensione o brivido, elementi indispensabili dati gli argomenti del lavoro. Fra gli interpreti in scena: Donato Placido (fratello di Michele), Francesca Muzio, Barbara Pilavin, Luca Dal Fabbro e Saverio Vallone; nel cast tecnico si sottolineano le presenze di Blasco Giurato (fotografia) e Luis Bacalov (colonna sonora originale). 4/10.
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