Regia di Luigi Batzella vedi scheda film
La carriera di Luigi Batzella, alias Paolo Solvay (come qui si firma), attivo dalla metà dei Sessanta fino alla fine del decennio successivo, è costellata di grandiosi insuccessi e veri e propri 'scult'; il regista cagliaritano è riuscito perfino a licenziare un tris di spaghetti western - tutti egualmente sgangherati, sia chiaro - nel volgere di qualche mese, farcendo ciascuna pellicola con scene girate in origine per gli altri due (e perciò riciclate spudoratamente), pur di arrivare a portare ogni lavoro a una lunghezza adeguata agli standard cinematografici. Anche per Django le carogne hanno un prezzo, uno degli elementi di questo discutibile tris, è fin dal titolo qualcosa di abominevole: il protagonista è d'altronde Jeff Cameron, nome d'arte di tale Goffredo Scarciofolo, dall'espressività pesantemente limitata; e al suo fianco troviamo l'anonimo in ogni senso John Desmont (qui alla sua prima e unica esperienza su un set cinematografico), la brasiliana Esmeralda Barros, un certo Mark Devis (dietro al quale secondo Imdb si celerebbe lo sceneggiatore Gianfranco Clerici) e altri nomi di persino minore importanza. La storia - sceneggiatura di Mario De Rosa, Gaetano Dell'Era e di Batzella - segue un canovaccio senza tante pretese, fatto di luoghi comuni del genere, coltivando però in sottofondo un certo qual buonismo che si esplica in toto nella risoluzione conclusiva delle vicende, ottimistica in maniera esasperata. Batzella proveniva dal montaggio e qui anche di quello si occupa; inutile sottolineare le pesanti problematiche tecniche del film, che pare girato con il costante metodo del 'buona la prima' in location di fortuna (rigorosamente romane, si immagina) e con scene e costumi presi a prestito dal set vicino. E, presumibilmente, la realtà dei fatti non è poi tanto distante da tutto questo. 1,5/10.
I terribili fratelli Cortez tornano in Messico dopo l'ennesima scorribanda, culminata nella rapina di una banca. Sulle loro tracce si mettono in tanti, per vendetta o semplicemente per recuperare il maltolto; fra gli inseguitori c'è anche il cacciatore di taglie Django.
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