Regia di Colm McCarthy vedi scheda film
il dottor watson alla fine si sposa con mary morstan. sono proprio fatti l'uno per l'altra e si vede. è una bella cerimonia e viene chiesto a sherlock di fare da bestman(me lo sono guardato in lingua originale coi sottotitoli non senza fatica perchè nel film si parla ovviamente molto e a volte seguire le elucubrazioni e intuizioni mentali di sherlock non è semplice..... l'occhio non sa più che fare, perchè deve leggere ma deve pur dar retta anche al cervello che vuole vedere la scena e soprattutto le reazioni degli attori che sono qualcosa che si avvicina alla perfezione). tra l'altro è esaltante guardare per esempio il battibeccare tra martin freeman e benedict cumberbatch quando watson chiede a sherlock cosa ne pensa del fatto di fare il best man, come l'intende il sociopatico. la puntata è del tutto ambientata nel posto in cui avviene il pranzo e l'attenzione è puntata sul dilemma di cosa succederà quando a sherlock toccherà di fare il discorso. i due creatori e sceneggiatori della serie steven moffat e mark gatiss sembrano che si divertano davvero tanto a intavolare un'intera puntata sul cosa succederà quando sherlock dovrà fare il discorso al matrimonio di colui che credono essere il suo compagno di vita. sarà una peculiarità tutta britannica riuscire a scavare così a fondo nei caratteri dei characters creando davvero un corto circuito tra finzione e realtà(martin freeman e amanda abbington la mary morstan della serie sono compagni di lunga data e hanno due figli, per esempio!!!!) o sarà perchè mark gatiss è gay dichiarato e quindi ha maggiormente voluto affondare il dito nella "piaga" della presunta omosessualità dei due personaggi principali, trattando la spinosa questione con ironia all british, ma nonostante la macchinosità degli episodi, a me sembra che ciò che importa davvero al pubblico che lo segue e lo ama, siano appunto le relazione interpersonali e come queste vengano gestite. in una puntata tutto sommato leggera , assistiamo proprio alla preparazione da parte di tutti gli "amici" del detective al giorno fatidico e al momento cruciale. la fida signora hudson(una stubbs già alle prese con sherlock holmes nel lontano 1971), molly hooper(louise brealey faccia che si fatica a notare) della morgue che finalmente ha un compagno rassegnatasi a lasciare andare sherlock perchè costui mai e poi mai la amerà(è dura molly, è dura....), l'ispettore detective lestrade(rupert graves più bello e interessante ora che all'epoca della james ivory factory) di cui sherlock non azzecca mai il nome di battesimo che sembra un pò meno deficiente di come di solito i film lo tratteggiano e l'epica contrapposizione col fratello maggiore mycroft(mark gatiss perfetto nel ruolo, soprattutto quando lo tratteggia in una situazione altamente normale ma strana a vedersi per lui come correre sul tapi-roulant). c'è un amore e un'attenzione rara nella costruzione dei personaggi anche quando questi compaiono per poche pose a episodio. poi naturalmente bisogna dare spazio anche agli intrighi che dati i tempi sono rocamboleschi(come tutte le serie, soprattutto quelle che "si decide" che si amano, bisognerebbe vederle tutte in un fiato, o se non è possibile, almeno qualche episodio ravvicinato come ieri sera con questo e "scandalo a belgravia", dove alcune cose si ricollegano)e quindi con buona pace dei produttori e venditori di dvd, credo con tutto me stesso che dovrò far mio il cofanetto di sherlock per vedermelo come voglio, quando voglio e soprattutto ciò che voglio, magari pezzo per pezzo, scena per scena, espressione per espressione, perchè è così che questa bella serie inglese è costruita, col piacere degli istanti dei piccoli particolari che come nelle migliori trame poliziesche, creano la storia.
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