Regia di Alessia Scarso vedi scheda film
Piacevole racconto, dal tono garbato e dal tocco delicato.
Italo,non è solo il nome di un treno,ma nella fattispecie, è anche il nome attribuito ad un cane randagio di razza “golden retriever”, che improvvisamente spunta nelle stradine della piccola cittadina siciliana di Scicli. All’inizio, gli abitanti lo guardano con sospetto e timore, il sindaco Antonio, un giovane vedovo in piena campagna elettorale, vorrebbe addirittura farlo sopprimere, ma un po’ alla volta, si accorgono che è un animale bonario, amichevole e affettuoso, salva perfino la barista molestata da un anonimo violentatore e ci si affezionano tutti. Diventa in breve il beniamino del paese,entrando a far parte della vita della comunità, accompagnando i turisti in visita, assistendo in chiesa alla messa,partecipando a matrimoni o a funerali e giocando con i bambini del posto. Meno, il piccolo figlio del sindaco, problematico, con evidenti problemi relazionali, da quando ha perso la madre, in più bullizzato da un prepotente compagno di scuola, figlio di un’arpia arrampicatrice, che vorrebbe occupare lo scranno del primo cittadino, convince il padre ad adottare il cane. Tra Meno e Italo si stabilisce un rapporto speciale, grazie a cui il bambino, riesce a rompere il ghiaccio e ad aprirsi al mondo, complice anche la comparsa della nuova saggia maestrina del paese, che con la sua pazienza e perseveranza, superando i brutti pregiudizi del paese, porterà un bel clima di solidarietà e di collaborazione, ci sarà anche una parentesi rosa, un abbozzo di “liaison” con Antonio.Il finale è drammatico, ma al contempo ottimista, la comunità si ritroverà e si riscoprirà compatta. Il film è basato sulla storia vera di un simpatico botolo, che nell’estate del 2009 apparve in circostanze misteriose a Scicli, guadagnandosi una popolarità tale, da meritarsi la cittadinanza onoraria, Italo è il film che segna l’ esordio alla regia di Alessia Scarso, il risultato è interessante e piacevole, anche se con modi semplicistici e sdolcinati, il film sfiora temi importanti quali l'amicizia, il pregiudizio e l'amore incondizionato. Il tono è quello della fiaba, con tanto di voce narrante fuori campo di Leo Gullotta, il racconto è ricco di buni sentimenti,delicato e pervaso da una vena di umorismo garbato, con un montaggio, veloce e ritmato, efficace, come le tecniche di ripresa.
Chi ha visto “Hachiko Il tuo migliore amico” può ulteriormente apprezzare questo film,dedicato soprattutto a coloro che amano i nostri amici a quattro zampe
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