Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Terzo film di Eastwood alla macchina da presa, "Lo straniero senza nome" è un western che vira molto nella commedia nera, dimostrando già le capacità del regista americano di saper affrontare generi diversi con maestria ed originalità. Pur un filo sotto altri suoi film del genere, qui si ritrovano tutte le caratteristiche principali del cinema del grande Clint, a partire da quello sguardo disincantato sulla capacità umana di affrontare le disgrazie (qui affidato ad uno straniero senza nome che dovrà salvare il villaggio dai suoi stessi incubi). Il Clint attore è quello di sempre, la maschera impassibile che Sergio Leone definiva con due sole espressioni (con il sigaro e senza, e qui il sigaro è quasi sempre presente...). Indimenticabile lo scontro finale nella città in fiamme, un inferno di nome e di fatto per un luogo che lo straniero fa ricolorare di rosso e rinominare "L'inferno" in attesa dell'arrivo dei suoi vecchi persecutori.
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