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Dio li crea... Io li ammazzo!

Regia di Paolo Bianchini vedi scheda film

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La recensione su Dio li crea... Io li ammazzo!

di daniele64
5 stelle

L' Elvis rosso nel Far West ....

In una città di frontiera in cui stanno aumentando le rapine in banca , le autorità decidono di ingaggiare uno strano cacciatore di taglie .... Paolo Bianchini , artigiano romano di discreto talento registico , diresse nel 1968 questo suo primo Spaghetti Western , sceneggiato dal nome pregiato di Fernando Di Leo . Non fu fortunato , perchè questo non è certo uno dei migliori lavori di Di Leo . La trama ricorda parecchio quella di " Killer calibro 32 " , uscito solo un anno prima a firma di Alfonso Brescia . All' inizio c' è un lungo preambolo ben poco movimentato dedicato alla presentazione della situazione e del protagonista , invero abbastanza antipatico per la sua esosità e per la sua incredibile fortuna con il gentil sesso . Nella seconda parte , la scena si vivacizza con discrete scene d' azione e di violenza , sino alla prevedibile resa dei conti finale contro avversari numerosi ma assai ingenui . Il redde rationem avviene nel cortile di Villa Mussolini , frequentatissima location romana di tanti western nostrani . Del resto si vede chiaramente che il film è stato girato nelle campagne tra il Lazio e la Toscana .

 

God Made Them... I Kill Them (movie, 1968)

 

Il protagonista assoluto è forse la cosa più interessante di questa pellicola : si tratta dell' americano Dean Reed , l' Elvis rosso , zazzeruto cantante di successo degli Anni ' 60 che abbracciò l' ideologia marxista e si trasferì nell' Europa dell' est . Dotato di ottima presenza ( sembra quasi un precursore di 007 con la carrozza accessoriata e con tutte le donne che cadono letteralmente ai suoi piedi ! ) , dimostra qui di cavarsela sia come attore che come stuntman , con alcune belle scene acrobatiche anche a cavallo ! I cattivi sono un sadico e sopra le righe Pietro Martellanza ed un Piero Lulli senza la solita barbetta . A sorpresa Ivano Staccioli invece per una volta sta dalla parte della Legge . Colonna sonora a base di trombe messicaneggianti , routinaria ma non disdicevole , creata da Marcello Gigante . Come risultato finale non è proprio indimenticabile , però è una pellicola guardabile , da 5+ .

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