Regia di Jaime Rosales vedi scheda film
LA BELLE JEUNESSE è la sottilmente ironica traduzione francese dallo spagnolo Hermosa Juventud, ed è pure l'opera quinta del regista iberico di Barcellona Jaime Rosales.
Racconta le storie minime, quotidianità e stati d'animo, di una vita di coppia da parte di due ventenni belli e desiderosi di indipendenza, che, senza soldi e senza un lavoro sicuro nella Spagna della crisi odierna, decidono di sfruttare una certa avvenenza che i reciproci corpi giovani trasmettono, per poter sfondare ed arricchirsi.
Avviene così che. allettati da facili e rapidi guadagni, i due riescano, a farsi ingaggiare da un regista di filmini porno, esibendosi per lui e ricavandone cifre per loro impossibili da ottenere in altri modi, con la stessa rapidità e in fondo tribolando così poco.
Quando la via pare spianata e indirizzata alle facili prospettive di arricchimento, l'arrivo, inaspettato e certo inatteso, di una figlia, responsabilizzerà soprattutto la ragazza, che deciderà di tenerla e di dare un senso più compiuto ad una esistenza troppo logorata e banalizzata da una latente incorreggibile incertezza, e da un senso di vuoto interiore che la svendita del proprio corpo certo contribuisce ad alimentare nell'animo della ragazza.
Dal Certain Regard di Cannes 2014 , ecco un piccolo film che si fa forza sulla severa, rigorosa attinenza quasi documentaristica del regista alla vita e alla quotidianità di oggi, trovando poi la forza di sorreggere i suoi confusi protagonisti grazie alla consapevolezza delle rispettive ed apparentemente celatissime potenzialità umane, più che attitudinali, utili a sconfiggere lo sconforto e a superare le mille difficoltà del mal vivere quotidiano, plumbeo e scoraggiante insieme di aspetti dai quali difficilmente riesce a scorgersi il sereno di un futuro al quale non ci si rassegna di riuscire comunque almeno a tendere.
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