Regia di Jaime Rosales vedi scheda film
Il taglio realista è efficace per raccontare questa storia proletaria, tale è in definitiva la vita dei millennials con o senza lavoro, che faticano a crearsi un futuro. La deriva voyeuristica di inizio film però finisce là dove inizia, perdendo tutte le possibilità drammatiche per penetrare davvero realisticamente nei problemi di coppia dei due protagonisti, divisi tra amore e gravidanza. Una scommessa purtroppo persa proprio su quegli elementi tematici che ne erano l’oggetto di tesi. Inoltre, la prosaicità tipica del taglio realista, senza compromessi spettacolari o modulazioni narrative di genere, non aiuta ad appassionarsi alla vicenda. Nemmeno il nudo integrale finale dell’attrice protagonista, Ingrid García Jonsson che si spoglia in mise en abyme davanti agli occhi di un regista porno che sono anche i nostri, rialza l’interesse per un film che poteva essere ma non è stato. Allontanarsi dalla materia di discorso con il distacco tipico del realismo, può piacere a quella piccola porzione di oltranzisti del reale, ma non certo a chi crede nel cinema come gioco rappresentativo della vita e non certo fotografico.
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