Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
Horror anomalo, girato agli inizi del sonoro, in cui Dreyer evoca suggestioni morbose ponendosi sulla scia del "Nosferatu" di Murnau e ispirandosi liberamente a un racconto dello scrittore irlandese Sheridan Le Fanu. Il film, girato in tedesco, è quasi muto, con dialoghi ridotti all'essenziale e una ricerca figurativa che si concentra sull'opposizione bianco/nero come contasto fra luce e tenebre. Film dalle molteplici letture, girato come una produzione indipendente, risulta comunque una delle opere maggiori del regista danese : c'è un'evidente maestria nell'applicazione di uno stile evocativo e nella ricerca di immagini insolite (celebre la soggettiva del protagonista dalla bara, in seguito imitata molte volte, oppure le ombre che si staccano dal corpo di chi le proietta). Più che la scarna trama, conta la rappresentazione simbolica delle paure soggettive e degli orrori dell'inconscio che tormentano l'animo umano. Fra gli attori la futura diva del cinema nazista Sybille Schmitz voto 9
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