Regia di Walter Hill vedi scheda film
Favola rock dai colori lividi che si sciolgono sull’asfalto nei riflessi bagnati di insegne al neon, fra segmenti di solitudine urbana e violenza giovanile ad alta velocità, giacche di pelle nera e bande armate, western metropolitano negli archetipi narrativi, un rapimento, una bella, un eroe, un cattivo, un ghigno stampato sul volto di un giovane e perverso Willem Defoe, i tagli del montaggio come strisce di speed tirate una dietro l’altra, i suoni che incedono inarrestabili, la chitarra di Ry Cooder, l’azione viene scandita dal ritmo delle canzoni che si susseguono sulle strade infuocate da passioni e sentimenti da melò motorizzato, manette, borchie ed estetiche visive contaminate da pulsioni sadomasochistiche e residui imbrillantinati degli anni cinquanta, il cinema come fosse una corsa anacronistica di ribelli in costume, Walter Hill traveste da film un lungo ed esplosivo videoclip, in una fulgida contaminazione stilistica di generi, dove il tempo è musica e lo spazio filmico un palcoscenico in frantumi.
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