Regia di Jim Wilson vedi scheda film
Quante migliaia di volte ci siamo imbattuti nella disney-favola del brocco che alla fine vince su tutto e tutti? Il film parla di questo, e ci dice anche quale montagna l’eroe (un cavallo) debba scalare: 50 a 1 è la sua quota al totalizzatore del Kentucky Derby.
Diciamo quindi che, dati il punto di partenza e arrivo, chiunque potrebbe scrivere la sceneggiatura di 50 to 1, sapendo anche che tutti i cliché del caso sono rispettati da cima a fondo: l’allenatore sfigato, il proprietario fiducioso, l’altro proprietario cinico e dubbioso, il fantino sfortunato, l’aiuto-allenatrice in lotta con sé stessa e il mondo, i rivali snob e supponenti.
Eppure.
Eppure questo 50 to 1 fila dalla prima all’ultima scena, senza interruzione. Riesce anche a oscillare tra toni umoristici e drammatici senza sconfinare mai nel grottesco o nel tragico-appallante.
Il suo maggior pregio è di non essere affatto un film dei buoni sentimenti (se non per il minimo indispensabile), bensì la cronaca loose delle avventure ippiche di un gruppo che si prende molto sul serio, ma con leggerezza. Disney non sanno nemmeno chi sia: è sempre il sogno americano, ma un altro. Inoltre è un sogno vero e non inventato: il film si basa su fatti accaduti.
E qui serve dire che l’intero film si regge sulle potenti spalle di Christian Kane/Mark Allen, attore-cantante con un background di serie televisive e filmetti romantici, che in 50 to 1 veste invece i panni del self-made man poche chiacchiere e idee chiare. Senza di lui, e complice un traballante co-protagonista (Skeet Ulrich), il film non sarebbe degno che di una proiezione pomeridiana per i bambini usciti da scuola. Invece, per fortuna nostra e della produzione, così non è. Kane porta sullo schermo il buzzurro-fino-a-un-certo-punto del New Mexico, con una recitazione che deve essere sentita in lingua originale per energia, capacità di immedesimazione, uso dell’inflessione regionale. Sono di parte, ma Kane che dice Loovl (Louisville) vale da solo il biglietto. Sono eterosessuale, ma se la mia fidanzata si innamorasse di Kane/Allen riuscirei a capirla.
Guardate (rigorosamente in inglese) il film: non ve ne pentirete.
Loovl!
Jim Wilson (regia)
Ispirato.
Christian Kane
Perfetto. E anche di più.
Skeet Ulrich
Tentennante. Ma era la sua parte.
William Devane
Del tutto in parte.
Madelyn Deutch
Adeguata.
Calvin Borel
Nella parte di… Calvin Borel. Non poteva sbagliare, e non l’ha fatto.
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