Regia di Andrea Porporati vedi scheda film
Nel 1981 il Papa - Giovanni Paolo II - va a sciare con Pertini, Presidente della Repubblica. Nel paesino sulle Alpi in cui le due personalità si trovano in vacanza, la strana coppia non passa inosservata; in particolare un maestro di sci stringe amicizia con Wojtyla.
Fiction televisiva che ha per lo meno il dono della brevità (una sola puntata, cento minuti tondi), Non avere paura - Un'amicizia con Papa Wojtyla è il classico prodottino per famiglie e più in generale per il pubblico domestico che procede a rilento nella narrazione, cercando la massima linearità e semplificazione possibile per la trama, propone una serie di personaggi monodimensionali e va dritto verso un finale rassicurante, contando su una messa in scena abbastanza piatta e su un'estetica sufficientemente curata (fotografia di Alessandro Pesci, scenografie di Beatrice Scarpato, montaggio di Stefano Chierchiè). Emblema di quanto detto è il personaggio di Pertini, costretto a citare anche e soprattutto a sproposito le sue disavventure durante la seconda guerra mondiale, tratteggiando così una macchietta che non rende giustizia a un personaggio politico affatto incollato al suo passato, ma ben inserito nello scenario della contemporaneità. Andrea Porporati, più spesso attivo come sceneggiatore, può qui vantare già una manciata di titoli da regista, quasi tutti realizzati per il grande schermo; in questo caso, dato l'argomento, il tenore dell'opera è fin troppo contenuto, ossequioso nei confronti del personaggio centrale del film e approssimativo per quanto riguarda l'intreccio delle vicende e i suoi risvolti logici (il protagonista maestro di sci incontra il Papa, Pertini e l'amore della sua vita nello stesso weekend: va bene che la vita reale non ha bisogno di essere credibile, a differenza della finzione, però qui si tira un pelino troppo la corda). Giorgio Pasotti, Claudia Pandolfi, Giuseppe Cederna, Ugo Dighero, Katia Ricciarelli, Giuseppe Cederna e il polacco - manco a dirlo, nei panni di Wojtyla - Aleksey Guskov sono gli interpreti centrali: non male nel complesso. 3/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta