Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Tratto dal romanzo di Georges De La Fouchardier, preso ad ispirazione da Renoir in La Chennie e poi negli anni '70 da Marco Ferreri vagamente ispirato con La Cagna, più ispirato però ad un racconto di Flaiano. Lang fa un parto quasi gemellare con La Donna del Ritratto, con lo stesso sceneggiatore Dudley Nichols, e stessi attori protagonisti, ma il risultato è diverso; la magia che appare ne La Donna del Ritratto è una lontanissima immagine, il clima noir tenta di rinnovarsi, ma tutto è sul piano elementare e quasi infantile. Si spreca grossolonamente una discreta occasione, ed il risultato è molto inferiore al cinema di Lang; tutto risulta sopra le righe,ed i personaggi non hanno quella credibilità o quella drammaticità a cui lo scopo portava, l'ispirazione è basata su L'angelo Azzurro, ma il rsultato è sgualcito.
Un aspirante pittore vive una vita domestica frustante, quando si imbatte in una avventuriera da strapazzo legata ad un malfattore-
Cratterizzazione buona, forse l'unica centrata nel film
Il cattivo di sempre
Bellissima, ed affasceinante, pecacto che il suo personaggio non sappia che pesci prendere
Il personaggio si avvicina a quello de La donna del Ritratto, lui cerca di ottenere un certo risultato, ma la scrittura del film lo rende quasi ridicolo ed incomprensibile
Non si capisce come mai Lang abbia preso una strada così maldestra, che ha portato ad un risultato a dir poco discutibile
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