Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Documentario sui 'macchiaioli', scuola pittorica sviluppatasi nella seconda metà dell'Ottocento.
Nel secondo dopoguerra il cinema italiano rinacque anche grazie ai documentari, che permisero a un'intera generazione di registi di farsi le ossa grazie a specifici incentivi stabiliti per legge; anche il giovanissimo Lucio Fulci, classe 1927, approdò dietro la macchina da presa in questo periodo, licenziando una manciata di brevi film. Pittori di provincia, noto anche come I macchiaioli, è uno di questi; non l'unico a occuparsi della pittura (l'anno precedente aveva girato anche Pittori italiani del dopoguerra), argomento sul quale Fulci era del resto piuttosto ferrato (all'epoca scrisse anche per la Gazzetta delle arti). In sette minuti soltanto il regista ripercorre lo stile dei cosiddetti 'macchiaioli' vagando con l'obiettivo fra le tele conservate nelle gallerie nazionali d'arte moderna di Roma e di Firenze e nella V quadriennale d'arte nazionale di Roma. Importante - fondamentale - la scelta di girare a colori, affatto scontata per il 1949 in cui il cortometraggio viene prodotto. 6/10.
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