Regia di Fabrizio Costa vedi scheda film
Il secondo capitolo di questa nuova (si fa per dire) serie televisiva è un piacevole, ma futile gioco delle coppie: un semplice scambio basato sugli stereotipi e gli equivoci più ovvi che si possano immaginare. Persino un tema “serio” come la malintesa omosessualità maschile viene declinata in modo caricaturale. L’affiatamento tra gli attori strappa qualche sorriso, ma anche in questo caso la regia procede con il pilota automatico. Come da copione (francese), pedissequamente seguito: in questa versione nostrana, l’attrice che interpreta la madre di uno dei protagonisti maschili è addirittura fisiognomicamente identica a quella originale; che, giusto per ricordarlo, risale al 2001. Alla faccia della novità.
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