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Stormy Monday - Lunedì di tempesta

Regia di Mike Figgis vedi scheda film

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La recensione su Stormy Monday - Lunedì di tempesta

di supadany
7 stelle

Esordio cinematografico per Mike Figgis, regista che nella sua carriera raramente è riuscito a risultare concreto ed anche in questo caso lascia qualche dubbio, ma ciò nonostante riesce anche ad essere abbastanza accattivante, un po’ per alcuni temi trattati (in tal senso si va sul sicuro), un po’ per il cast di qualità che è riuscito a mettere insieme.

Cosmo (Tommy Lee Jones) è un uomo d’affari che giunge a Newcastle con l’obiettivo di acquisire un intero quartiere per riciclare denaro sporco a fini immobiliari.

Qui però trova la resistenza di Finney (Sting) che non vuole mollare il suo Key Club dove da poco ha cominciato a lavorare Brendan (Sean Bean), il quale si è appena invaghito di Kate (Melanie Griffith), dama di compagnia a pagamento di Cosmo durante la sua permanenza sul suolo inglese.

L’americano troverà pane per i suoi denti.

 

 

Pellicola dai connotati noir, che scorre in maniera un po’ troppo semplice per colpire fino in fondo, ma che possiede anche alcune qualità importanti, a partire da un inquadramento complessivo congeniale, tra la diversità dei punti di vista sugli affari (il capitalismo americano vs la passione europea), una storia d’amore tra due aitanti sex symbol (la già lanciata Melanie Griffith e un fresco Sean Bean) e la musica jazz che viene più volte sfruttata per creare l’atmosfera.

Una confezione abbastanza elegante, che prevede anche l’ingresso di assassini, con gli affari in primo piano, un Tommy Lee Jones assai poco rassicurante in ogni sua mossa (assai lontano dai panni di giusto che più volte ha ricoperto negli ultimi anni), uno Sting fascinoso (e chi potrebbe essere più adatto per figurare come gestore di un locale di musica di qualità in quel periodo?), un po’ di tensione inevitabile, anche se soprattutto quando si tirano le fila della vicenda si poteva essere assai più incisivi, mentre la love story ripercorre coordinate più volte usate nel cinema tipico degli anni ottanta.

Un film dunque non indimenticabile, ma con le sue cose da ricordare, tra le altre Newcastle è una buonissima location per la vita sociale proposta, con una costruzione forse fin troppo ordinata che però non prevede quel salto di qualità necessario per emergere maggiormente.

Discreto. 

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