Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Di primo acchitto colpisce per i suoi eccessi, per le sequenze di sesso sfrenato e violento, per i dialoghi al limite dell'osceno e per la forza visiva di alcune sequenze di violenza. Oltrepassato questo primo 'muro', si nota tanta desolazione e disperazione in Storie di ordinaria follia, disperazione che si consuma e si esplicita nel sesso, nell'alcool, nella droga e su tutto questo aleggia un desiderio, talvolta latente, talvolta palese, di autodistruzione. Quando il protagonista, lo scrittore alcoolizzato Ben Gazzara, incontra una prostituta, Ornella Muti, con la sua stessa tendenza autodistruttrice se ne innamora e spera di salvarsi assieme a lei. Ma non riesce a trattenerla e finisce col rassegnarsi e col rifugiarsi, come sempre, nello scrivere. Lo scrivere inteso come fuga dall'esistenza, come costruzione di un universo irreale da contrapporre a quello reale. Insomma, Storie di ordinaria follia è una parabola degli angeli perduti, dei perdenti che sono i veri esseri umani che affollano questo mondo.
Ferreri tiene qui a freno il suo lato grottesco per gettarsi nell'esagerazione e nell'eccesso puro e risulta desolante, interessante e, a tratti, anche geniale.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:3 tensione:2 erotismo:2
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