Charles Serking è uno scrittore dedito a una vita disordinata, che cerca nell'abuso dell'alcool e nella poesia i rimedi alla sua congenita disperazione. Sembra trovare momentanea consolazione nella relazione con Cass, una prostituta alla deriva come lui, ma è solo un'illusione destinata a finire tragicamente. Serking resta solo, tutto deve ricominciare da capo... Marco Ferreri adatta cinque racconti di Bukowski. Autoemarginazione, violenza, rifiuto di ogni accomodamento, aspirazione a un'impossibile pace interiore: questo l'universo che Ferreri affronta imponendo come sempre la sua personalità, anche se non sempre esibendo il genio degli anni migliori.
Le chiappe della Muti non valgono i racconti di Bukowski, avrei bisogno di rivederlo ma mi sembra uno di quei film di Ferreri che proprio non girano come dovrebbero.
molto meglio il libro… la storia delle esperienze "etiliche" e sessuali di C.Serking..che finisce con l'innamorarsi di una puttana molto più autodistruttiva di lui..!
"Quando il fondo ti viene a mancare, è una cosa terribile"
Per tutta la vita ho sfidato la morte dell'anima degli altri: i pazzi, gli amici, i nemici, gli imbroglioni.
Ho detto troppe parole, ma mi piace pensare che le mie parole sono belle.
Ma ora non ci sono parole. Solo il vuoto.
Ero accecato dalla brace fumante della memoria, e da un milione di altri pensieri sulla più… leggi tutto
Ferreri adatta allo schermo dei racconti dello scrittore Bukowsky in maniera non sempre buona ma delineando comunque il suo personale concetto di poeta (o di questo poeta) esprimendolo con la sequenza finale: un individuo solo che rincorre, barcollando, un bellissimo desiderio che non possiederà ma a cui si aggrapperà forte, trascinato via dalla solitudine, dalla malinconia, dalla… leggi tutto
Dire inguardabile è un complimento: dov'era Ferreri mentre qualcuno al suo posto girava questo Storie di ordinaria follia? Certo, anche lui ha avuto le sue cadute di stile, ma fra un brutto film e questa insensata sequenza di scenette con un vecchio degradato e rimbecillito dal suo stesso insano stile di vita, la cui carcassa semovente viene gettata alla ribalta come il monumento ad un eroe, ce… leggi tutto
Storie di ordinaria follia non è un film su Bukowski, è ispirato da alcuni racconti presenti nell’omonimo libro ed ha un personaggio interpretato da Ben Gazzarra che assomiglia nei modi allo scrittore americano. Detto questo si può vedere la pellicola senza il bisogno di fare paragoni con il vecchio Hank, sarebbe ingiusto per lui, per Gazzarra e per Ferreri. Stile. Il…
"Quando il fondo ti viene a mancare, è una cosa terribile"
Per tutta la vita ho sfidato la morte dell'anima degli altri: i pazzi, gli amici, i nemici, gli imbroglioni.
Ho detto troppe parole, ma mi piace pensare che le mie parole sono belle.
Ma ora non ci sono parole. Solo il vuoto.
Ero accecato dalla brace fumante della memoria, e da un milione di altri pensieri sulla più…
Il ritmo lento, quasi svogliato, come il caracollare di Charles Serking, poeta e declamatore, per le città degli Stati Uniti, tra happening culturali, reading, kermesse alternative, perennemente destinate a finire con una bottiglia di alcol o una lattina di birra. È questa la cifra stilistica più evidente del film che Marco Ferreri ha estratto da 4 dei 42 racconti…
Io l'ho sempre considerato una scheggia impazzita nella filmografia di Ferreri,ma l'ha davvero girato lui??????????uno scrittore che non prende una penna in mano dal primo all'ultimo minuto ma beve e scopa,beve e scopa,beve e scopa....beato lui,visto che muoiono le donne che gli stanno intorno e lui e' sempre arzillo e beone.Innegabile che alcune scene tra "gli ultimi"sono reali e gli sfondi di…
Marco Ferreri che adatta allo schermo Bukowski... ci poteva essere qualcosa di più invitante? Eppure il risultato finale delude decisamente, annoia e mortifica l'animo più che riempirlo di quella poesia sporca, pornografica ma meravigliosa di cui era capace il grande poeta. Ben Gazzarra ha fascino giusto ma la sua perfomance è scialba e sciatta, poi c'è la Muti che…
Di primo acchitto colpisce per i suoi eccessi, per le sequenze di sesso sfrenato e violento, per i dialoghi al limite dell'osceno e per la forza visiva di alcune sequenze di violenza. Oltrepassato questo primo 'muro', si nota tanta desolazione e disperazione in Storie di ordinaria follia, disperazione che si consuma e si esplicita nel sesso, nell'alcool, nella droga e su tutto questo aleggia un…
Davvero un'esperienza che consiglio, anche se come prerequisito per apprezzare occorre almeno o l'amore per Bukowski o l'amore per Ferreri (se per entrambi ancor meglio!). In mancanza dei due suddetti amori, una passione o qualcosa di simile per Ornella Muti potrebbe bastare: in questa pellicola è bella e disperatamente sensuale come non mai!
Non molti anni fa, anche qui in Italia, era stata proposta "la stanza del buco", sulla scia di quanto già esistente in altri Paesi (Svizzera..., Olanda e Paesi Scandinavi...). Si trattava di un'iniziativa…
5 racconti (forse -probabilmente in parte- autobiografici!) di Bukowsky raccontati da Ferreri come se fossero un unico romanzo. Tra disperazione e delirio i personaggi cercano (forse) l'amore per dare un senso a esistenze (forse) squallide. Non in tutte le copie che circolano in tv c'è la scena di una festa dove un documentarista mostra il suo ultimo lavoro nel quale una gallina viene…
“Lo stile è una differenza; un modo di fare, un modo di essere”, sono i versi di una poesia di Bukowski declamati dall’attore Ben Gazzarra all’inizio di STORIE DI ORDINARIA FOLLIA. Anche nel cinema lo stile è una differenza, un modo di fare, di essere, cosicché non si confondano tra di loro i registi, per evitare la trappola dell’appiattimento,…
Niente eufemismi pietosi. Per identificare la professione più antica del mondo - quella che forse vanta anche il maggior numero di appellativi (volgari e non) - meglio andare dritti. Lo ha fatto Ken Russel, non…
La notte porta ombre su anime innocenti dilaniate dalle possibilita' feroci dell'inferno....a me piace stendere ali bianche d'angelo sulle proposte del demonio e regalare il cuore in un mondo che tende a strapparlo…
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Commenti (7) vedi tutti
Tra disperazione (il personaggio della Muti) e vuoto assoluto (quello di Gazzara). 7
commento di kotrabStorie di un poeta sessuomane e alcolizzato ma in fondo buono e romantico. 6 e mezzo, buona copia visibile su YouTube
commento di marco biForzato e goffo adattamento del libro di Bukowski. Non tutte le opere letterarie si prestano alla trasposizione cinematografica.
commento di moviemanStupenda Ornella Muti.
commento di Wollas1Le chiappe della Muti non valgono i racconti di Bukowski, avrei bisogno di rivederlo ma mi sembra uno di quei film di Ferreri che proprio non girano come dovrebbero.
commento di Iburybuono
commento di rosariomolto meglio il libro… la storia delle esperienze "etiliche" e sessuali di C.Serking..che finisce con l'innamorarsi di una puttana molto più autodistruttiva di lui..!
commento di Fr@