Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
Ricordi infantili mi legano a questo film che dovrebbe essere, se la memoria non mi inganna, il primo film che ho visto, almeno in termini di capacità ricettiva, praticamente il primo film che ha provocato in me delle emozioni. C'è proprio un senso d’affetto verso questa pellicola che ho riguardato più volte, sempre con gli occhi di bambina. Recensirla con occhio critico, per quanto il mio possa esserlo, non mi risulta facile, almeno non completamente. La colonna sonora è travolgente, l’ambientazione incuriosisce anche se langue in più occasioni, ma quando l’immaginazione prende il sopravvento e Bastian comincia ad avventurarsi nel mondo di Fantàsia e a cavalcare Falkor, ci si lascia trascinare dalla trama coinvolgente. Ispirato all’omonimo romanzo di Michael Ende, da cui differisce a più riprese, e che non è raccontato pienamente ma solo per metà, ottenne un buon riscontro di pubblico ed è, ancora oggi, uno dei film più visti e amati del suo genere. Anche se l’autore del libro intentò una causa (che poi perse) contro i produttori del film proprio per le eccessive modifiche, di cui sopra, apportate per compiere l’adattamento, resta comunque una buona pellicola, di manifattura tedesca, con la buonissima regia di Wolfgang Petersen che fa un’incursione nel genere che mai più ha ripreso. Novanta minuti di navigante fantasia in cui ogni bimbo della mia generazione, almeno una volta, ha osato perdersi.
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