Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
Classico dei fantasy anni'80 con i suoi pro e i suoi contro, noto per la sua trama cupa, ma nello stesso tempo adatta a tutti,con un cast quasi tutto composto da ragazzini e per la canzoni iconica dei Limahl del 1984.
All'epoca, era il Natale del 1984 (io, però, l'ho visto, per la prima volta, in videocassetta quattro anni più tardi, in un improvvisato cineforum del sabato pomeriggio) della sua uscita si diceva che "LA STORIA INFINITA" ,di Wolfgang Peterson, era troppo semplificato e mancante di molte parti del libro di Michael Ende; oggi, invece, è un classico del fantasy con i suoi pro e i suoi contro. Le difficoltà che attraversano sia Bastian, il lettore, che Atreyu, il giovane guerriero, ti prendono fin dall'inizio e quando i due, per un attimo, si specchiano l'uno con l'altro ti corre un brivido lungo la schiena. Azzeccati l'imperatrice bambina (un personaggio puro ed innocente che regna in un mondo che si sta sgretolando, ma che deve rinascere a tutti i costi), il drago volante a forma di cane, il simpatico gigante di roccia parlante e il terrificante lupo nero, servo del Nulla (un cattivo invisibile ed intangibile che, dalla trama, fa più paura di un antagonista in carne ed ossa). Discreta favola per famiglie, con un'orecchiabile canzone di Limahl, che fu una hit del 1984. Il film è diventato, col tempo anche in Italia, un classico natalizio, che cerca di spingere i ragazzi a prendere i libri, a leggerli, a "viverli" e a farsi trascinare dalla fantasia, molti anni prima che arrivasse J.K. Rawlings coi suoi sette tomi di Harry Potter. Un tuffo nel fantasy di una volta, dove gli effetti speciali erano più rudimentali, ma comunque adeguati, gli animaleschi personaggi fantastici finti e pupazzosi, ma esilaranti e/o terrificanti, le atmosfere avventurose, ma cupe, nonostante la pellicola fosse per tutti, Uscito in un periodo in cui i nuovi film animati disneyani non uscivano ogni anno (spesso c'erano le riedizioni di vecchi classici, visto che i i kolossal computerizzati annuali arriveranno solo a partire dal 1990, con "LA SIRENETTA") e quando i cinepanettoni erano ancora agli albori e non ancora del tutto osceni, "LA STORIA INFINITA" emoziona e commuove, nonostate sia un film imperfetto.. Ci sono sono stati due seguiti, ma questo capostipite resta il migliore della trilogia, forse peché i protagonisti non erano giovani bellocci, ma ragazzini in via di sviluppo . Qui, infatti, nessuno è un affermato modello e non ci sono grandi star che offuscano i giovani protagonisti, solo caratteristi tedeschi e americani che compaiono e poi spariscono, come il Nulla che Atreyu e Bastian combattono.
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