Regia di Etan Cohen vedi scheda film
Un film indirizzato ai cultori dello sconcio.
Un film indirizzato ai cultori dello sconcio, quello diretto dall'autore di Men in Black 3 Etan Cohen alla sua prima esperienza da regista di un lungometraggio. In una commedia di dialoghi scurrili e vetusti stereotipi (sui neri, sulle carceri, sui gay), la bassa zoticaggine governa senza freni, e il povero Will Ferrell è costretto a spiaccicare le sue chiappe sul vetro di una portafinestra e a fare finta, prostrandosi umiliato, di dover succhiare un fallo: un vero e proprio punto di non ritorno, difficilissimo da battere in quanto a squallore. La trama è trasandata, la satira sociale fa piangere invece che ridere, mentre tutto ciò che viene spacciato per politicamente scorretto è soltanto disgustoso e repellente (la gag del pugnale infilato nella testa o peggio ancora dentro l'ano). In questo mare magnum di razzismo, misoginia, trivialità e omofobia, due o tre risate le si fa – Ferrell che canta in playback in macchina o che provoca i due tipi nel parco è comunque divertente; invece Kevin Hart è spesso e volentieri martellante con la sua parlantina linguacciuta – ma è il classico buon viso a cattivo gioco. Sceneggiatura scritta (con grossa malizia) da Cohen e Ian Roberts. Adam McKay è produttore. Ininfluente il ruolo impersonato dal rapper Tip "T.I." Harris.
Musiche di Christophe Beck. Sui titoli di testa, I Love It cantata dalle Icona Pop.
Film DELUDENTE (4) — Bollino ROSSO (vietato ai minori di 14 anni)
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